lunedì 28 marzo 2016

Un unico infinito momento


È da un po’ di tempo che non mi faccio viva ma, giuro, avevo un ottimo motivo: la fine del quarto e ultimo libro della saga. Ora la creatura è nelle amorevoli spietate mani della mia editor e così tra fine maggio e inizio giugno “I Manoscritti del Destino” vedrà la luce.
Non mi sembra ancora vero, la saga è giunta alla parola fine… mi sento così leggera, forse anche un tantino spaesata. Sì, perché gli Eredi di Atlas e gli abitanti di OgniDove mi hanno fatto compagnia per così tanto tempo che senza le loro storie a rimbombarmi nella testa mi sento un po’ vuota.
Dal giorno in cui mi sono chiesta “Vediamo se sono in grado di scrivere un libro?” ormai sono passati anni e, anziché un libro, è venuta fuori una saga. All'inizio non sapevo dove sarei andata a parare, non avevo schemi o scalette; mi sono semplicemente fidata della storia e dei miei ragazzi e mi sono fatta prendere per mano fino alla parola fine.
È stata una bella avventura condita di sudore e sfinimento ma anche e soprattutto di soddisfazione, un banco di prova che mi ha dato modo di imparare molto, libro dopo libro, cercando di migliorare i punti deboli e di superare insicurezze e inesperienza. Sono consapevole di avere ancora molta strada da fare ma oggi credo di poter rispondere alla domanda che mi sono fatta anni fa, la sfida che ha dato inizio alla saga “La Guerra degli Elementi”. Sì, sono in grado di scrivere un libro.