domenica 24 maggio 2015

Per un solo istante, una sola anima

Estratto da "Gli Eredi di Atlas" (La guerra degli Elementi - Vol. 1)


D’un tratto si sentì come in uno dei suoi sogni pur consapevole di essere sveglia; era una strana sensazione e ripensò al consiglio criptico di Pilar: lasciati andare. E così fece. Accese qualche candela e la luce iniziò a danzare sulle pareti seguendo il ritmo di una musica che solo lei poteva udire. Prese dei bastoncini di incenso, e quando li avvicinò alla fiamma, un leggero profumo cominciò a navigare a mezz'aria sotto le sembianze di un filo di fumo. Il volto intagliato nella cornice dello specchio sorrideva benevolo, quasi fosse a conoscenza di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco al suo cospetto. Aisha prese dall'armadio un lungo abito verde smeraldo senza riflettere sull'azione che stava compiendo, abbandonandosi docile a un misterioso anelito antico. Indossò l’abito, solenne come se si stesse preparando per una cerimonia, e le stoffe accarezzarono il suo corpo danzando morbide sui fianchi nudi; infine, sciolse i capelli bruni che incorniciando il volto si posarono sulle spalle: era pronta. Le sue mani, quasi seguissero le regole di un antico rituale, presero una candela e la posizionarono davanti allo specchio. Eretta e fiera, con il volto illuminato dall'esile fiamma, guardò negli occhi la figura che le stava di fronte. In quel preciso istante, per rendere possibile il magico incontro, i millenni si compressero e si ritrovò in un limbo fuori dal tempo e dallo spazio. Continuando a fissare gli occhi della donna che portava le sue sembianze, riconobbe l’antica sacerdotessa dei suoi sogni e attraverso quei pozzi neri la sentì vivere dentro di sé. Due donne una di fronte all'altra, occhi negli occhi: per un solo istante, una sola anima.


Che i Divini Principi Increati approvino le vostre azioni e guidino la vostra mano

Veronika 

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