venerdì 31 ottobre 2014

Il Tempo senza Tempo

Le vicende narrate ne “Gli Eredi di Atlas” si svolgono tra il solstizio d’estate e il giorno di Lughnasadh. Nel prossimo capitolo della saga arriveremo fino al solstizio d’inverno, transitando inevitabilmente dal giorno di Samhain. Così stasera volevo rivolgere un pensiero a questa antica festa celtica, la vigilia del nuovo anno, il momento della raccolta finale, lo spartiacque tra un anno agricolo e quello successivo. La fine e l’inizio di un ciclo in natura: il Ciclo della Terra. Nonostante il tema centrale di questa festa sia la Morte, in sintonia con ciò che avviene in natura, è anche vero che da questa sono imprescindibili la rinascita e quindi la vita.

È Samhain… scricchiolio di foglie secche, profumo di mele, zucche e cannella.

È Samhain… gli Dei camminano tra gli uomini, le porte tra i mondi si spalancano e gli spiriti tornano a visitare le proprie dimore.

È Samhain… l’inizio della Metà Oscura dell’anno, lo spazio fuori dal Tempo durante il quale tutte le frontiere sono state abolite e ogni cosa può accadere.

È Samhain… la fine dell’estate, l’ora della Fine e dell’Inizio, il tempo per unire dono e richiesta, espiazione e offerta.


E se stanotte sentirete sulla guancia un tocco lieve,
sappiate che il velo tra i mondi è più sottile,
e magari un vostro caro ha colto l’occasione per farvi una carezza.

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