sabato 19 dicembre 2015

L'alba del solstizio


Estratto da "Il Varco dell'Apocalisse" (La Guerra degli Elementi - Vol. 2)

"Come poteva arrendersi se anche i folletti avevano deciso di unirsi alla causa? Fu l'ultimo pensiero lucido che formulò prima che tutto sfumasse nelle brume del sogno.
Nel buio del sonno le apparvero i Kymal della Porta nel Nulla, splendenti e palpitanti: come il cuore permette al sangue di scorrere nel corpo umano, quei simboli facevano in modo che le risposte transitassero dal mondo delle idee fino alla limitata comprensione umana per mezzo del corpo mentale. I Kymal si trasformarono davanti a lei in lettere che riusciva a comprendere:

Fui creato nell'ultima ora del crepuscolo della fine
per l'alba dorata di una nuova era benedire,
del mio messaggio potevi svelare la verità
solo nella ricorrenza del trionfo dell'oscurità.
Il principio della sconfitta della ciclica guerra
ti indicherà la via da seguire sulla terra,
il sangue elementale ad aprirsi il varco invita
e il prezzo per richiuderlo infine sarà la vita.
La sua attivazione vi mostrerà la storia
affinché vi guidi e nel buio del cosmo non muoia,
poiché l'unico modo di affrontare il presente
è comprendere il passato che non mente.

Oltre alle parole che leggeva, i Kymal le svelarono la destinazione della prossima missione. Aisha la capì nel cuore, come le avevano detto, e non con la testa. Era come se l'informazione fosse sempre stata dentro di lei, celata alla coscienza da inutili sovrastrutture mentali; il sonno aveva rimosso, benevolo, quegli impedimenti, e la sua ritrovata vitalità era finalmente lo stato d'animo giusto per accedere al significato del messaggio.
Aisha aprì gli occhi e fu sveglia all'istante; guardò la finestra dalla quale filtrava l'alba grigia del solstizio d'inverno, il trionfo dell'oscurità e l'inizio della sua sconfitta. Corse a buttare giù dal letto gli Eredi e gli abitanti di OgniDove. Poi, mentre tutti si stropicciavano gli occhi e sbadigliavano affacciati nel corridoio del primo piano con indosso pigiami e vestaglie, annunciò: «Partiamo. Direzione: la valle di Glencoe.»
La verità svelata dai Kymal era molto più aspra, e Aisha sapeva che quelle informazioni avrebbero fatto la differenza al cospetto del varco, ma non era necessario rivelarle ai suoi compagni. Dopotutto, se ce ne fosse stato bisogno, lei era pronta a compiere il sacrificio prospettato da quelle parole profetiche, e tanto bastava.
In fin dei conti, cosa aveva da perdere? Era stata privata dell'amore senza mai averlo vissuto veramente: il suo sangue non solo avrebbe potuto salvare il mondo ma anche cristallizzare quel suo sentimento per l'eternità. In fondo c'era di peggio nella vita, ad esempio l'essere ordinaria, e in quel modo non lo sarebbe mai stata: libera dal giogo della paura, si sentì di nuovo viva"


Che i Divini Principi Increati approvino le vostre azioni e guidino la vostra mano

Veronika

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